martedì 29 maggio 2007

HO SCELTO DI NON DIRTI NULLA

Vorrei averti detto che la prima volta che ti ho vista avrei voluto baciarti.
Vorrei averti detto che il tuo sorriso è stato ogni volta un barlume di umanità in questo barbaro mondo.
Vorrei averti detto che per me non sei mai stata "qualcuna", ma per qualche istante sei stata tutto.
Vorrei averti detto che fare l'amore con te non era un semplice ripiego ai miei vuoti, ma era perché le parole non mi bastavano per dirti quanto ti voglio bene.
Vorrei averti detto tutto di me, ma le parole pensavo uscissero dai miei gesti.

Sinceramente non so se sia meglio dire le cose, o sperare che le persone capiscano tutto dalle sottigliezze dei nostri comportamenti.

Anni fa ho deciso di tacere, una persona me lo ha insegnato.
Mi sono trasformato da loquace sognatore, affamato di parole, in un malinconico taciturno.

Con S. ci dicevamo tutto, un amore morboso.
Condividere ogni cosa.
Piangere e ridere.

Poi è arrivato il gelo, una Pasqua da dimenticare.
E' drammatico pensare che la festa della resurrezione, per me diventi ogni anno occasione per pensare alla mancanza di un amico.

Mancanza é eufemismo.

Poi G., con i suoi silenzi glaciali ha frenato il mio impeto emotivo.
Tre anni non vissuti, un'impotenza che mi da rabbia.

Ho scelto di non dirti nulla, perché pensavo che ogni mio cambio d'umore e decisione sarebbe stato uno schiaffo più forte del mio vigliacco silenzio.
Forse dirlo a tutti e al di fuori che a te, dato che probabilmente non leggerai mai queste righe, mi fa sentire meglio.

Battendo i tasti espio le mie colpe.
La rete é il mio cilicio, consente di abbattersi come un'onda.

Come ho sempre fatto, mi infrango noncurante della distruzione.

Volevo dirti che t'ho amata, ma mi conosco e sapevo che avrebbe fatto più male che bene.
A noi.

domenica 13 maggio 2007

Elogio del fatalismo 2

Disteso completamente rintronato dal sole di questa splendida domenica, mi ritrovo a leggere "La misteriosa fiamma della Regina Loana" di Eco.

Narra di una persona che dopo un incidente perde completamente la memoria degli ultimi trent'anni.

In particolare ha perso la memoria di tutto ciò che era legato alle emozioni, sia di cose accadute a lui, sia a eventi che lo avevano particolarmente coinvolto per attitudine.

E' così incredibile immaginare come una persona a sessant'anni, con figli e nipoti, possa ri-iniziare a vivere, ad assaporare il mondo con i cinque sensi...

Piacerebbe anche a me riuscire a rallentare tutto e prendermi il tempo per gustare e godere...ogni tanto ci riesco...ma poi tutto torna come una lattina di birra in spiaggia...

Bevuta troppo in fretta per poterla gustare.
Giusto in tempo perché non si scaldasse.

giovedì 10 maggio 2007

Elogio del fatalismo 1

Le persone non esistono, almeno non esistono fisicamente.
Penso sempre di più che la stessa persona sia visualizzata e sentita in modo diverso da persone diverse.
Molte volte mi sono chiesto perché non avesse funzionato una relazione, perché invece alcune persone continuano a risultare stimolanti e interessanti per noi.
Il risultato che ne ho tratto é che quando vediamo qualcuno per la prima volta, magari riusciamo a conoscerlo...ecco...quella è l'immagine che ci porteremo per sempre nella nostra mente.
Quello che esiste invece, è lo spazio tra noi e quella figura, quel tessuto intricato di collegamenti e associazioni è quasi tangibile.
Non esistono uomini, non esistono donne, non esistono oggetti.
Esiste solo il vuoto che separa noi da essi.
Quanto spazio separa me dall'amore?

mercoledì 9 maggio 2007

Ricordi...

Ricordi di temporali estivi, a lume di candela mi leggevo libri gustandomi l'aria fresca estiva che profumava di resina.
Mio fratello, più grande di me, si scatenava in lunghe serate nelle discoteche della località.
A me restavano pagine che raccontavano di folli luoghi e strane persone.
Ringrazio ancora per aver potuto vivere quei momenti.

Forse sono proprio quei momenti che ti cambiano la vita.
Si può percorrere la via zigzagando a piacimento, ma il percorso è segnato e ricordare chi eri, serve a capire chi sei.